I bambini grandi
Mi capita spesso di parlare con mamme di bambini più grandicelli che mi confidano di avere foto di loro fino ai 4 o 5 anni. E poi, basta. Ormai sono grandi. Come se, dopo una certa età, con alcuni giochi, si mettesse da parte anche la macchina fotografica.
Questi bimbi, che non vogliono essere chiamati così, stanno crescendo, malgrado noi mamme vorremmo tenerceli stretti ancora un po’.
Sono ancora bambini dopotutto, ma in queste età, tra gli otto e gli undici anni, affermano delle personalità già definite. Ci sorprendono con i loro discorsi così da grandi, anche se talvolta si alternano a qualche capriccio tipico dei piccoli.
Amo fotografare questa età tanto indecisa quanto interessante perché ha tanto da raccontare.
Crescendo ora avvertono quella timidezza di fronte all’obbiettivo che noi adulti conosciamo bene.
Parlo con loro, della scuola, di materie preferite ed odiate, di quello che amano fare, degli amici e dei loro cani e gatti. Si distraggono e l’imbarazzo passa.
Nel loro sguardo si disegna il loro mondo fatto di pensieri leggeri e ragionamenti coscienziosi.
Improvvisamente una risata. Spontanea, rumorosa.
E’ l’infanzia che ancora gioca con loro. E noi ne rimaniamo sempre conquistati.
Lei è Carlotta, ha dieci anni e due gatti. Ama fare sport ed indossare i pantaloni. Anche se questa volta non ha potuto resistere al fascino di fare una foto con l’abito in pizzo. “Quello da principessa” come lo ha definito lei.
Era incerta sul farsi fotografare, inizialmente. Prendere confidenza con l’ambiente è stato poi questione di pochi attimi. Mi ha detto che si è divertita un sacco e salutandomi mi ha lasciato con un “Quando posso venire ancora qui a fare delle foto?”
Da mamma, la spontaneità di questi bimbi (che guai a chiamarli così in loro presenza) mi fa sempre sorridere
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