Matrimonio Castello di Redabue
racconto di un giorno d'estate
Matrimonio Castello di Redabue
racconto di un giorno d’estate
E’ un pomeriggio di inizio luglio, al Castello di Redabue c’è il sole e Giulia e Luca si stanno preparando.
Sono in camere diverse, ma per entrambi le finestre sono spalancate, affacciate sul verde che dà un poco di riparo dal caldo, mentre i ventilatori muovono l’aria.
Di lì a poco si sposeranno nella chiesa del castello, circondati dall’affetto dei famigliari e degli amici.
Sembra ieri che ci siamo conosciuti, che mi hanno parlato di come immaginavano questo giorno, eppure è passato un anno ed ora ciò che hanno pianificato per così tanto tempo sta per accadere.
Accade così che lei, accompagnata dal papà, lo raggiunge all’altare.
Accade che si sorridono, che si scambiano gli anelli, che scende una lacrima.
Accade che ridono sotto una pioggia fitta di riso.
Quindi si allontanano un po’, un momento solo per loro, per qualche parola sussurata, per un abbraccio ed un bacio nella luce del tramonto.
Tornano, poi, mano nella mano dagli ospiti, dalle chiacchiere gioiose di chi li festeggia, dai bicchieri alzati nei brindisi.
E mentre li guardo, mi ripeto che raccontare un matrimonio non significa raccontare la storia di un solo giorno, ma una storia che ha portato fino a questo giorno.
Perchè una foto non racconta solo un istante.
In essa c’è molto di più.
Come nei loro occhi, mentre si stringono nel lento che apre le danze.
L’abito di lei, completato da un velo bordato di pizzo, è una raffinata creazione de’ Le Spose di Giò
L’abito di lui è firmato Modesto Bertotto
Date
7 marzo 2020
Category
Matrimonio
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